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"La coscienza del cristiano è impegnata a proiettare nella sfera civile i valori del Vangelo" ____________________________________________________________________________________________________________________

martedì 23 dicembre 2008

Auguri di Buon Natale!

Anima mia canta e cammina,
anche tu fedele di chissà quale fede
oppure tu uomo di nessuna fede
camminiamo insieme
e l’arida valle si metterà a fiorire.

Qualcuno,
Colui che tutti cerchiamo
ci camminerà accanto.

David M. Turoldo

Questi versi squarciano i sentieri solitari segnati dalla paura.
Affondati nella più semplice delle soluzioni:
la denuncia della diversità e non l’ascolto della differenza.
O, meglio, la convivialità delle differenze di don Tonino Bello:

«Il genere umano è chiamato a vivere sulla terra ciò che le tre persone divine vivono nel cielo: la convivialità delle differenze.
Che significa?
Nel cielo, più persone mettono così tutto in comunione sul tavolo della stessa divinità, che a loro rimane intrasferibile solo l'identikit personale di ciascuna, che è rispettivamente l'essere Padre, l'essere Figlio, l'essere Spirito Santo.
Sulla terra, gli uomini sono chiamati a vivere secondo questo archetipo trinitario: a mettere, cioè, tutto in comunione sul tavolo della stessa umanità, trattenendo per sé solo ciò che fa parte del proprio identikit personale.
Questa, in ultima analisi, è la pace: la convivialità delle differenze.
Le stesse parole che servono a definire il mistero principale della nostra fede, ci servono a definire l'anelito supremo del nostro impegno umano.
Pace non è la semplice distruzione delle armi. Ma non è neppure l'equa distribuzione dei pani a tutti i commensali della terra.
Pace è mangiare il proprio pane a tavola insieme con i fratelli.
Convivialità delle differenze, appunto».


Interiorizzare, capire e dire questo messaggio sarà davvero fare un Buon Natale, per me, per te, per questa società che non si alza e non cammina.

don Walter

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Don, complimenti per il Blog! Buon Natale anche a te da Fabrizio e Giusi. Un abbraccio!