Perché una candidatura al Nobel per il Cavaliere? "Ha rinsaldato - viene spiegato tra l'altro nella lettera che sta per partire alla volta dei 'palazzi della politica - il legame con gli Stati Uniti, ha mediato nella crisi in Georgia dell'agosto 2008 (impegno garantito dal calciatore-politologo Kahka Kaladze), e tra Usa e Libia (degli amici Gheddafi e Bush); ha svolto un ruolo riconosciuto e autorevole per giungere a una pace duratura tra Israele e palestinesi; ha ricreato tra Stati Uniti e Federazione Russa (è noto il legame personale con l'amico Vladimir) lo stesso clima di dialogo e di amicizia che era sfociato nel vertice di Pratica di Mare del 2003 e che pose definitivamente fine alla Guerra Fredda". Insomma il corifeo di un nuovo francescanesimo a livello planetario, e attenti a pensarla diversamente, si potrebbe essere portatori di una strategia dettata nientemeno che da ''invidia e odio''. Parola di comitato ecumenico."E pensare che io mi vergogno da dirmi italiano quando vado all'estero da quando Lui ci governa! Fortunatamente incontro solo gente intelligente che mi rasserena dicendomi che un conto sono "tanti" italiani (non posso dire "gli" italiani) e altro è chi li governa, considerato poco meno di un protagonista di una farsetta teatrale...
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