da www.lastampa.it del 3 aprile 2009
Ma che vergogna essere rappresentati all'estero da uno così! Ancora più vergognoso il servilismo dei "giornalisti" del TG2 che si sono sforzati di presentare le volgari performance del premier come momenti alti della sua strategia dell'amicizia, così produttiva nei rapporti internazionali... Che vergogna, anche per il giornalismo italiano
Della stampa italiana, vocata a fraintenderlo sappiamo già. Ancora non si sapeva che al complotto avesse aderito The Telegraph, il compassato quotidiano inglese feudo dell'Inghilterra tradizionalista (non solo è tra i pochi a uscire nell'edizione cartacea in formato ampio, "broadsheet" snobbando l'ormai dominante versione tabloid, ma secondo un sondaggio almeno il 61% dei suoi lettori vota per il partito conservatore). Invece ecco un articolo nel dossoer dedicato al G20 che va giù duro sull'eterno tema del Berlusconi gaffeur. Fin dal titolo: «Battute sessiste, doppi sensi e scherzi da liceale». «Berlusconi - specifica il catenaccio - si vanta della sua abilità nel mettersi in sintonia con le persone comuni. ma si è costruito una reputazione legata ad una serie di gaffe sulla scena internazionale».
Che il corrispondente da Roma del quotidiano, Nick Squires, ricorda meticolosamente, definendoli comportamenti «che ci si potrebbe aspettare da un animatore su una nave da crociera, come lui è una volta è stato, piuttosto che da un leader nazionale».
Una vocazione irresistibile,che potrebbe metterlo di nuovo nei pasticci al G20, secondo Squires, dati i precedenti. E qualche avvisaglia già c'è stata. L'elenco proposto dal Telegraph è lungo e celebre, dalla battuta su Obama «bello e abbronzato» , a cui la settimana scorsa Berlusconi ha dato un seguito spiegando che la sua politica è più cauta di quella del presidente americano perché lui è «più pallido», alla celebre conferenza stampa di febbraio in cui è stato accusato di aver detto al presidente francese Nicolas Sarkozy di avergli «dato» la sua moglie italiana, Carla Bruni (frase contestata, com'è noto da Palazzo Chigi) fino all'invito a una disocccupata a risolvere il suo problema sposando il figlio, essendo purtroppo lui già ammogliato.
E poi il Berlusconi galante, che invoca soldati soldati da dispiegare in tutte le città italiane per proteggere le «belle ragazze» dal pericolo di stupri, che corteggia la presidente finlandese Tarja Halonen e che consiglia agli americani di investire in Italia perché le segretarie sono belle.
Il quotidiano conclude affermando che Berlusconi «si conforma al cliché sugli italiani» e «rimane, piuttosto letteralmente, il giullare del gruppo». Joker in the pack, in inglese, con riferimento al jolly del mazzo di carte.
Quello del Telegraph è il secondo attacco della stampa britannica contro Berlusconi in pochi giorni: lunedì il progressista Guardian se l’era presa con le origini «fasciste» del Pdl, pur riconoscendo l’evoluzione moderata del leader di An Gianfranco Fini. Stavolta il bersaglio è il premier. Tutta colpa della "perfida Albione" e dei suoi eterni pregiudizi?
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