____________________________________________________________________

____________________________________________________________________
"La coscienza del cristiano è impegnata a proiettare nella sfera civile i valori del Vangelo" ____________________________________________________________________________________________________________________

domenica 28 novembre 2010

PELLEGRINAGGIO DI PACE E GIUSTIZIA IN TERRASANTA dal 28 febbraio al 7 marzo 2011

Noi siamo quelli dell’Europa. È vecchia, ma spesso si dimentica che è ancora piccina rispetto a «mamma Gerusalemme». Chi ha già fatto l’esperienza di uno dei nostri pellegrinaggi nella Terra del Santo sa che non ci accontentiamo di incontrarci con la fonte della fede attraverso ciò che sta sotto la terra: gli scavi, l’archeologia, la memoria. Nemmeno di ciò che sta sopra: i santuari, i luoghi santi, le celebrazioni. Ci interessiamo di chi vive nella terra: le pietre vive! Ci stiamo rendendo conto che in oriente, il passato che ci accomuna e il presente con la sua complessità, sono così importanti che disgiungerli significherebbe perdere qualcosa di fondamentale, proprio di ciò che andiamo cercando, ogni volta che andiamo a questa fonte. Spesso i pellegrini tornano mancanti, fruitori di una esperienza di turismo religioso, sinceri nel loro atto di fede, sicuramente toccati in qualche modo dallo Spirito ma con il rischio che «non sono stati dei veri pellegrini», non hanno incontrato la fonte, oppure ne hanno bevuto ben poco rispetto a quello che avrebbero potuto (la fonte è anche il testo, la Bibbia, e il rischio è di incontrare la terra della Bibbia anche senza aprirla nemmeno!). Abbiamo avviato uno stile di peregrinare, con una continuità dopo il viaggio. Abbiamo dei contatti con le pietre vive, per essere ponti, per avviare, promuovere e poi custodire forme di condivisione. Vogliamo far crescere i contatti con le risorse locali e positive di ciascuna delle religioni rivelate, per imparare a sentirci ospitati da tutti, per sentire voci differenti, perché la Terra del Santo non è la nostra terra, non la possiamo frequentare da «europei», esportare uno stile incompatibile con quella terra: essa è abitata non solo da minoranze e da una maggioranza, essa è del Santo sia per chi ci abita, sia per chi ci passa. La terra è ricca di colori e suggestioni, di memorie e di tradizioni, la terra è luogo di complessità e conflitto, ma anche ricca di possibilità, di testimoni, di fede, di tanta fede vissuta in modalità che non riusciamo mai a conoscere fino in fondo, eppure ne rimaniamo evangelizzati. Questo modo di viaggiare fa bene ai nostri pellegrini, e fa bene a chi abita la Terra del Santo, a chi ci accoglie con tanta gioia e si racconta. Da una parte questi ultimi non si sentono abbandonati, dall’altra i pellegrini si aprono al mondo dei fratelli nella fede di Gesù, o di Abramo, per accorgerci di un mondo altrimenti sconosciuto, per non tornare uguali a come si è partiti. Il pellegrinaggio è occasione ecumenica, occasione per conoscere quella situazione in una giusta prospettiva, per dare sostegno, incontrare le pietre vive, per uscire dai parametri di un certo turismo religioso, anche nelle scelte più concrete che spesso si fanno. Ci sono pellegrinaggi frutto di «pacchetti già pronti», un «mordi e fuggi» a volte dal prezzo insidioso, allettante, ma che sono mossi solo da interessi economici che non sfiorano nemmeno le tematiche di attualità. È «pellegrinaggio» un viaggio organizzato così? È il viaggio per incontrare le pietre vive o il viaggio per forgiare i mattoni della torre di Babele? C’è il rischio di andare in Medio Oriente, organizzati, poco essenziali, spesso disinteressati alla situazione locale, e molto interessati alle pietre morte, a trattare la terra come un museo. In questo caso siamo rischiamo di essere figli della torre di Babele; rischiamo di essere come quei mattoni, tutti uguali; se questi sono i mattoni che abbiamo a disposizioni per costruire la storia, allora non possiamo che parlare di una storia fallimentare. Possiamo, invece, ascoltare un invito dal Medio Oriente, sentirlo vivo, dove le comunità locali sono pronte ad accoglierci con il loro stile, con le loro risorse, con il loro entusiasmo, con la storia, l’archeologia, la memoria, la parola fatta carne proprio presso la terra, ma ancora pulsante proprio nei volti, nella gente: non solo eco di una’esperienza legata alla memoria del passato, ma eco di incontri con la realtà presente, religiosa, sociale e politica.
don Walter
________________________________________
PROGRAMMA

1° GIORNO – 28 febbraio – lunedì
Alessandria / Milano / Tel Aviv / Betlemme
Partenza in pullman riservato per l’aeroporto di Milano Malpensa. Volo ElAl per Tel Aviv. Arrivo a Tel Aviv. Partenza per Betlemme, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

2° GIORNO – 1 marzo – martedì
Betlemme / Hebron / Betlemme
Visita della Basilica della Natività. S. Messa. Pranzo. Nel primo pomeriggio trasferimento a Hebron e visita alle Tombe dei Patriarchi. Rientro a Betlemme. Cena e pernottamento.

3° GIORNO – 2 marzo – mercoledì
Gerusalemme / Monte Sion / Betlemme
A Gerusalemme Visita della Spianata delle Moschee e Muro Occidentale (“Muro del Pianto”), poi visita al “Monte Sion Cristiano”: Cenacolo, Dormizione e S. Pietro in Gallicantu. Pranzo.
Nel pomeriggio Chiesa di S. Anna, Flagellazione, Via Dolorosa. Santo Sepolcro. Messa al Santo Sepolcro. Cena e pernottamento a Betlemme.

4° GIORNO – 3 marzo – giovedì
Betlemme/ Ramallah / Gerico / Betlemme
Partenza per Ramallah. Visita al Centro di Ricamo. Pranzo. Nel pomeriggio alla parrocchia di Taibeh, unico villaggio interamente cristiano, dove incontreremo don Raed Abusahlia, il parroco della comunità. Messa a Taibeh. Rientro a Betlemme per cena e pernottamento.

5° GIORNO – 4 marzo – venerdì
Betlemme / Sebastia / Nablus / Betlemme
Partenza per Sebastia: è la città fondata da Erode il Grande, sul luogo dell’antica Samaria, in onore dell’imperatore Augusto. Sull’acropoli di Sebastia oggi sono ancora visibili i resti della città romana, parzialmente scavata nel secolo scorso, tra cui il foro e la basilica, il teatro, il tempio ad Augusto, la strada colonnata e parte delle mura. Nel periodo bizantino, sopra un luogo di sepoltura romano fuori dalle mura, sotto l’attuale moschea, fu costruita una chiesa, a ricordo della sepoltura di Giovanni Battista che le fonti cristiane della Terra Santa ricordano in questo luogo sin dal IV secolo. L’edificio attuale fu ricostruito dai Crociati quando giunsero in Terra Santa nella seconda metà del XII secolo ed era secondo in grandezza solo alla Chiesa del S. Sepolcro. Pranzo.
Visita di Nablus: conosciuta anche come Sichem è una delle più grandi città della Palestina. È situata a circa sessanta chilometri a nord di Gerusalemme tra le montagne di Ebal e Garizim molto vicino alla biblica Sichem. La popolazione è in grande maggioranza araba. La città fu fondata dai romani nel 72 e venne chiamata Flavia Neapolis (nuova città dell'imperatore Flavio). Dopo la conquista araba avvenuta nel 636, venne chiamata Nablus. I crociati la chiameranno Napoli e diventerà una delle principali città del Regno di Gerusalemme. Nel 1202 verrà distrutta dai crociati stessi. In seguito riedificata da parte degli Arabi. Rientro a Betlemme, cena e pernottamento.

6° GIORNO - 5 marzo – sabato
Betlemme / Gerusalemme / Yad Vashem / Betlemme
Mattinata dedicata alla visita di Gerusalemme. Monte degli Ulivi, Dominus flevit con Messa, Getsemani e Tomba della Vergine. Pranzo.
Visita allo Yad Vashem (Museo della Shoah) e al Museo del Libro. Rientro a Betlemme. Cena e pernottamento.

7° GIORNO – 6 marzo – domenica
Betlemme / Gerico / Betlemme
Trasferimento a Gerico. Visita al luogo del Battesimo di Gesù. Tour in Città. Visita al Mosaic Centre. Messa nella parrocchia cristiana del “Buon Pastore”. Saluto al Sindaco della Città gemellata con Alessandria. Pranzo. Nel pomeriggio visita di Qumran e sosta al Mar Morto. Cena e pernottamento a Betlemme.

8° GIORNO - 7 marzo – lunedì
Gerusalemme / Tel Aviv / Milano / Alessandria
Al mattino tempo libero. Pranzo. Partenza per Lod e visita della Chiesa che custodisce la tomba di San Giorgio. Trasferimento all’aeroporto di Tel Aviv. Imbarco con volo ElAl. Arrivo a Milano Malpensa. Rientro ad Alessandria.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE
In camera doppia € 1.290,00
Supplemento camera singola € 270,00

ISCRIZIONI: telefonare al più presto a don Walter (335 5818204) per la preiscrizione.
Per la conferma (entro il 20 di dicembre) è richiesta una caparra di € 400
(Fino al 31 gennaio i posti cancellati saranno soggetti a penale di Euro 150; dal 1° al 10 febbraio, i posti cancellati saranno soggetti a penalità di Euro 400,00; dal 20 febbraio al giorno della partenza, penalità totale per ogni cancellazione).

LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE COMPRENDE:
- Trasferimento in pullman per/da l’aeroporto di Milano Malpensa; passaggi aerei con voli ElAl; tasse aeroportuali e di dogana in Israele e percentuali di servizio; kg. 20 bagaglio in franchigia; assistenza aeroportuale in Italia e all’estero; sistemazione in albergo di buona categoria in camere doppie con servizi; trattamento di pensione completa, dalla cena del primo giorno al pranzo dell'ultimo; escursioni, tours, entrate, come da programma; mance, facchinaggi ed extra in genere; Bus Gt con autista; Guida autorizzata parlante italiano per tutta la durata del tour; Assicurazione medico - bagaglio Mondial Assistance; omaggio ad ogni partecipante.

LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE NON COMPRENDE:
- Assicurazione integrativa facoltativa annullamento MONDIAL ASSISTANCE: 3,50% del costo del pacchetto (contratto 2008); tutto quanto non espressamente menzionato nel programma.

Documenti
Per i cittadini italiani e' richiesto il passaporto regolarmente bollato ed in corso di validità di almeno 6 mesi dalla data di inizio del viaggio.

Modifiche al programma potranno essere necessarie per condizioni ed esigenze che si presentino in Terrasanta e comunicate successivamente o in loco. I luoghi delle celebrazioni sono solo indicativi.


Organizzazione tecnica: "Eteria" s.r.l. - Fidenza
Condizioni generali come da catalogo Eteria 2010

Nessun commento: