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"La coscienza del cristiano è impegnata a proiettare nella sfera civile i valori del Vangelo" ____________________________________________________________________________________________________________________

sabato 13 ottobre 2007

Perché è utile andare a votare il 14 ottobre

Domenica prossima si terranno le Primarie del Partito Democratico.
Questo appuntamento sarà importante non solo per quei cittadini che aderi-scono al progetto del nuovo partito, ma indirettamente, per tutti gli italiani.
Sarà apprezzabile perché io credo che tutti gli elettori si rendano conto che, indipendentemente dalle proprie preferenze politiche, nel nostro Paese esiste ormai un enorme problema di governabilità.
Questo problema di efficienza decisionale nelle scelte che riguardano la collet-tività, alimenta l’ondata di cosiddetta antipolitica, di cui il comico Beppe Grillo è solo uno degli ultimi e più visibili epigoni.
Siamo un Paese dove nessun governo è durato, dal dopoguerra ad oggi, per l’intera legislatura.
Nemmeno Berlusconi, con una maggioranza schiacciante in Parlamento, nella scorsa legislatura, riuscì nell’impresa di avere un governo per tutto il quin-quennio.
Lascio perdere ogni altra valutazione sulle riforme che tale maggioranza, assai diversa dalla rissosa e striminzitissima o inesistente maggioranza attuale, a-vrebbe consentito.
In compenso, negli ultimi quindici anni abbiamo votato cinque volte per le ele-zioni politiche (nel ’92, nel ’94, nel ’96, nel ’01 e nel ’06), cioè in media ogni tre anni.
E tutto lascia supporre che neanche questa legislatura durerà a lungo.
Ma, la cosa più grave è che ogni volta, nel corso di queste elezioni, è cambiata la maggioranza. E talvolta è mutata anche nel corso della stessa legislatura.
Di nuovo. Tutto lascia supporre che anche alle prossime elezioni cambieremo maggioranza.
A questo punto si impongono tre questioni.
La prima è che negli altri Paesi avanzati, gli stessi governi e le stesse maggio-ranze durano in media per due o tre legislature, il che permette loro di pro-grammare ed attuare politiche di lungo periodo.
La seconda è che nello stesso tempo, in Italia, a causa della cronica instabilità la politica assomiglia alla tela di Penelope, dove il governo in carica disfa la trama intessuta dal governo precedente.
La terza è che questa situazione è determinata dal fatto che mentre nei Paesi avanzati i partiti in Parlamento si contano sulle dita di una mano, in casa no-stra i partiti e partitini vari non si contano più.
Per questi motivi tutti gli italiani dovrebbero avere interesse ad avere, in luogo dei trenta e più soggetti politici presenti in parlamento con relativi costi e prebende denunciate nel celebre saggio “La Casta”, di Rizzo e Stella, due grandi partiti in grado di governare ed attuare politiche i cui benefici si possano misurare in futuro.
Il fatto di creare a sinistra un partito che abbia un consenso tra un quarto ed un terzo degli italiani va in questa direzione.
Per quanto mi riguarda mi auguro che lo stesso processo di concentrazione vada avanti anche nell’altra parte dello schieramento politico.
Io personalmente andrò a votare il 14 ottobre e voterò per le liste della Sini-stra Riformista, Innovazione e Ambiente che sostiengono Veltroni, e Susta a livello regionale.
Ma credo che l’importante, più del per chi si vota, sia partecipare.
Ne trarranno giovamento non tanto le parti interessate, quanto l’intero Paese.
Marco Ciani

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